NFL Preview 2024: New York Giants

La scorsa doveva essere la stagione delle conferme in casa Giants, dopo una splendida annata in cui la squadra era dapprima tornata ai playoff e poi aveva guadagnato un insperato Divisional Round in seguito al deciso successo contro i Vikings. New York, però, è ripiombata nel baratro. Il 6-11 finale ha avuto lo stesso, amarissimo sapore di tutte le stagioni tra il 2017 e il 2021, con l’aggravante di un oneroso contratto quadriennale da 160 milioni di dollari concesso a Daniel Jones nel marzo precedente da tenere in considerazione. Firmato sulle ali dell’entusiasmo, appare oggi un pesante onere cui far fronte, in attesa di dare al quarterback un ultimo tentativo per provare a guadagnarsi un futuro nella Grande Mela.

OFFENSE

A tal proposito, non restano molte occasioni a Jones per meritare di guidare l’attacco dei Giants. Dopo un pessimo inizio di stagione, in cui il quarterback ha collezionato 2 touchdown pass e ben 6 intercetti nei primi 160 lanci tentati, è arrivato il grave infortunio al ginocchio a metterle fine anzitempo. Tyrod Taylor e l’acerbo rookie Tommy DeVito non hanno garantito certezze, motivo per cui in offseason a rimpolpare il reparto è arrivato Drew Lock, pronto ad azzannare il posto da titolare in attesa di più gustosi sviluppi futuri. Per trattenere a New York l’unico, vero protagonista offensivo di queste ultime stagioni, Saquon Barkley, sarebbe bastato un triennale da 37 milioni di dollari abbondanti, ma si è deciso per la separazione, tanto più dolorosa al pensiero che il prodotto di Penn State va a rinforzare il backfield degli Eagles, rivali diretti in NFC East. Al suo posto dai Texans è approdato Devin Singletary, reduce da 898 rushing yard e 4 touchdown in una buona regular season, ma chiamato al non semplice compito di sostituire un tuttofare offensivo.

Assai più convincenti sono state le mosse primaverili di Joe Schoen tra parco ricevitori e offensive line. In primis, la scelta di Malik Nabers con la sesta chiamata assoluta porta a New York un talento generazionale, pronto fin da subito a guidare l’attacco da protagonista, come dimostrano le 1.569 yard e i 14 touchdown dell’ultima strepitosa stagione a LSU. Al fianco suo e del solito Darius Slayon, ci sono tanti ricevitori vogliosi di riscatto. La prima stagione di Jalin Hyatt nella Lega non ha rispettato le attese, così come le prime due di Wan’Dale Robinson e, per entrambi, il tempo stringe per giocare le proprie migliori carte. Attenzione anche alle ultime cartucce di Allen Robinson, capace di 1.250 yard su ricezione nel 2020 ai Bears e, da allora, quasi completamente scomparso dai radar NFL. Dal Draft è arrivato anche Theo Johnson, tight-end che a breve potrebbe prendere lo slot da titolare lasciato libero da Darren Waller, ritiratosi qualche settimana fa. A proposito di ultime chance, Evan Neal ha ancora tutto da dimostrare, dopo essere stato chiamato con la settima scelta nel Draft 2022 e aver deluso da allora. Sul lato opposto c’è l’ottimo Andrew Thomas, John Michael Schmitz è confermato nel ruolo di centro. mentre risulteranno senz’altro fondamentali gli innesti di questa offseason, con Jermaine Eluemunor e Jon Runyan arrivati tra le guardie.

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DEFENSE

Il grande colpo della free agency dei Giants è arrivato nel reparto di difesa e ha interessato, in particolare, un front seven con tanti nomi interessanti pronti a tenere alto l’onore della franchigia. Al fianco di Bobby Okereke, fenomenale già nella prima stagione in città dopo il trasferimento dai Colts, di un convincente Micah McFadden e di un Kayvon Thibodeaux incostante, ma dal talento pronto a esplodere, è arrivato Brian Burns, quarto linebacker di alto livello nella difesa 3-4 affidata a Shane Bowen. Il prospetto arrivato dai Panthers, reduce da una stagione con 50 tackle, 8 sack e 15 pass deflected, è pronto a dare un contributo fondamentale tra presente e futuro, e a rendere il reparto ancor più efficiente. A tal proposito, nessuno ha reso nell’ultimo periodo a New York più di Dexter Lawrence, punta di diamante della difesa nel tridente in linea, affiancato da D.J. Davison e Rakeem Nunez-Roches. L’esperienza di Jordan Phillips e l’incoscienza di Azeez Ojulari e di Isaiah Simmons promettono di lasciare un segno nelle rotazioni del reparto.

Qualche dubbio in più subentra, invece, se si sposta l’attenzione verso la secondaria dei Giants. In una squadra che nella scorsa regular season ha concesso ben 23.9 punti a partita, otto volte più di 25 e sei volte più di 30, non si è andato a rinforzare in maniera sostanziosa l’aspetto apparso più fragile. Anzi, le opzioni a disposizione sembrano addirittura essersi ridotte. La scelta di Tyler Nubin al secondo giro dello scorso Draft è senz’altro un’ottima notizia e l’esperto Jalen Mills, arrivato a New York dopo tre stagioni ai Patriots, può fornire terreno fertile per garantire una rapida crescita nella Lega. Un altro rookie importante è Dru Phillips, chiamato al terzo giro e atteso in breve tempo a un contributo importante, considerando quante poche certezze abbia garantito Cor’Dale Flott nelle prime due stagioni in NFL. Al contempo, neanche Deonte Banks, scelto al primo giro nel Draft 2023, ha assicurato quanto sembrava promettere a Maryland e dovrà presto alzare l’asticella rispetto alle 53 ricezioni concesse in 92 target della scorsa regular season.

SPECIAL TEAM

Il 2023 di Graham Gano è stato assai più deludente rispetto a qualsiasi altra stagione in carriera, in particolare da quando, nel 2020, si è trasferito ai Giants: soltanto 11 field goal segnati su 17 tentativi (64.7%) e un deludente 6/11 tra le 30 e le 49 yard di distanza. Al contrario, Jamie Gillan ha dato il proprio meglio per stampare 46 yard di media nei 95 punt che è stato chiamato a calciare, per un astronomico totale di 4.372 yard. Al loro fianco, pronto a guadagnare yard su kickoff e punt return, è arrivato Isaiah McKenzie dai Colts, reduce da 152 yard nel primo e 204 nel secondo caso nella scorsa annata.

COACHING STAFF

Il 2-8 con cui i Giants hanno iniziato la scorsa regular season, con ben quattro sconfitte da oltre 20 punti di distacco comprese nel prezzo, ha in parte cancellato dalla memoria di tutti l’impresa clamorosa compiuta da Brian Daboll nella sua prima stagione in panchina, valsagli non per caso la conquista del titolo di Head Coach of the Year. In parte, perché le responsabilità dell’allenatore sembrano essere in misura molto minore rispetto a quelle di Jones e compagni e, non a caso, gli dovrebbe venir concessa qualche opportunità in più, anche oltre la prossima stagione. Daboll è un allenatore di valore, affiancato da un convincente offensive coordinator come Mike Kafka, considerato nei mesi scorsi dai Titans e da altre franchigie come possibile head coach. A proposito di Tennessee, in quel contesto il già citato Bowen ha svolto il ruolo di defensive coordinator nelle scorse stagioni, costruendo un reparto di altissimo livello contro le corse avversarie, che in tre stagioni ha lasciato strada ad appena 89.7 rushing yard di media a partita, e che nel 2023 ha concesso il touchdown soltanto nel 37.7% dei casi in cui c’è stata un’occasione in red zone. Insomma, c’è da fidarsi di chi ha il timone tra le mani. Al resto dovrà pensare un roster con tanti punti di domanda.

Record previsto: 7-10

I nostri voti

Offense - 5.5
Defense - 6.5
Coaching Staff - 7

6.3

Le incognite in attacco e legate a Jones si uniscono a una difesa d'impatto e a un convincente coaching staff: cosa sarà dei Giants? Complicato dirlo, ma l'idea è che la prossima regular season possa essere più simile alla scorsa, piuttosto che alla precedente dei miracoli.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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