ELF: review di week 6 – 2024

La sesta giornata della ELF conferma la leadership di Viking e Surge, vede la rivincita dei Fire sui Bravos che perdono l’imbattibilità, e vede salire alla ribalta Musketeers e Raiders nella corsa alla post season.

Tirol Raiders – Barcelona Dragons 32-0

Vittoria netta della squadra con la miglior coppia di ball carrier della lega contro la franchigia in assoluto più permissiva contro il running game.

I neroargento tirolesi hanno corso 35 volte per 316 yard alla media di oltre 9 yard/carry e la parte del leone l’ha fatta Tobias Bonatti con 196 yard e 3 TD insieme al suo gemello Lukas Haslwanter che ha corso per 103 yard in sole 9 portate. I due hanno letteralmente fatto a fette la difesa catalana attraversandola con irrisoria facilità.

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I Dragons, non riuscendo ad avanzare a terra, hanno tentato il gioco aereo a loro più congeniale ma, pur avendo completato il 65% dei passaggi, hanno realizzato solo 114 yard alla media di poco più di 3 yard per attempt, ma soprattutto sono stati incapaci di finalizzare le tre occasioni in cui sono arrivati nella red zone dei Raiders.

I Dragons hanno il primo possesso e conducono un drive che in oltre dieci minuti, grazie alle buone giocate di Levi Lewis, li porta fino alla red zone avversaria dove falliscono un quarto e 1 per un turnover on down. I Raiders, a loro volta, impiegano più di sei minuti per arrivare entro le dieci dei catalani e realizzare, quando é già iniziato il secondo quarto, il loro touchdown con una corsa centrale di 8 yard di Bonatti. I catalani provano senza successo a risalire il campo ma sono ricacciati indietro dalla difesa nero argento che atterra Lewis infliggendogli una perdita di 16 yard, e devono restituire la palla ai tirolesi con un punt.  

Il successivo drive offensivo dei Raiders però si ferma alle porte della red zone dove Darragh Leader calcia il field goal del 10-0. I Dragons ci riprovano e arrivano fino quasi alla linea delle 10 yard di Innsbruck, ma anche questa volta senza esito perché il tentativo di field goal di Samuel Rodriguez viene bloccato- Poco più tardi é un promettente drive dei tirolesi che si interrompe quando un lancio lunghissimo di N’Kosi Perry viene intercettato in end zone da Eric Zapata.

Il primo possesso del terzo periodo é quasi un assolo di Bonatti , che dopo un paio di buone corse, conclude con una corsa di 37 yard in endzone. Poco più tardi i portatori di palla nero argento imbastiscono un’altra serie di azioni di corsa ma, dopo aver risalito il campo per circa cinquanta yard devono ancora accontentarsi di un FG di Leader da 30 yard per il 19-0. I Dragons provano ancora ad avanzare e, alla fine del terzo periodo si affacciano ancora entro le 20 dei Raiders, ma ancora una volta sono fermati quando Lewis su un quarto tentativo subisce un sack con conseguente turnover on down. I Raiders riprendono dalle proprie 20 e Lukas Hslwanter riesce a superare la linea difensiva dei catalani e ad involarsi verso la goal line, ma viene raggiunto e spinto fuori dal campo da Khalid Adisa sulle 12 yard. Sarà poi Bonatti a coprire con una corsa centrale quelle ultime yard. Sul finire della partita i tirolesi passano ancora: dopo aver riconquistato la palla sulle 20 dei Dragons grazie ad un intercetto di Devin Taylor, vanno in touchdown con un passaggio di 10 yard di Perry per Felix Reitter.

Vienna Vikings – Wroclew Panthers 37-25

I Vikings conservano l’imbattibilità stagionale e la leadership della Eastern Conference superando i coriacei Panthers grazie a una grande prestazione di tutti i reparti.

La vittoria è stata costruita nel secondo quarto, quando i viennesi, con tre touchdown, hanno scavato un solco di 14 punti, e poi amministrata nel secondo tempo mantenendo la compagine polacca a distanza di sicurezza. Wroclaw ha giocato una buona partita: é riuscita a segnare tre TD ad una difesa che quest’anno ha concesso pochissimo agli attacchi avversari, ma non é riuscita ad arginare l’attacco gialloviola che ha conquistato 381 yard con i passaggi dell’ottimo Ben Holmes e 138 con le corse a una media di 5,75 yard/carry. L’altra chiave del successo viennese é venuta dal team difensivo che ha concesso al running game dei Panthers, che guadagna mediamente 128 yard a partita, la miseria di 62 yard lasciando Dawid Brzozowski a sole 36 yard in 22 tentativi.

Il primo quarto é stato una fase di studio durante la quale le difese hanno tenuto a bada le iniziative degli attacchi avversari non permettendo loro di andare oltre il punt, con l’eccezione di un tentativo di field goal di Dennis Tasic bloccato dallo special team polacco. L’incontro si accende nel secondo quarto quando Ben Holmes, dopo un paio di buone corse di Karri Pajarinen, completa un passaggio di 14 yard per il WR finlandese Kimi Linnainmaa e subito dopo lancia un TD pass da 31 yard per Noah Tourè. I Panthers accusano il colpo e non riescono a conquistare il primo down restituendo subito il possesso ai viennesi. Holmes, complice una penalità inflitta ai Panthers per violenza sul QB, supera la metà campo e, dopo un paio di incompleti per Horn, piazza il colpo del TD pass di 36 yard per Linnainmaa per il 14-0.

Stavolta la reazione di John Uribe é fulminea: con un primo passaggio per Kazper Jaszewski guadagna 14 yard ed entra in territorio Vikings, poi completa per Gennadij Adams che riceve e vola in end zone per un TD da 41 yard. Manca circa un minuto quando i Panthers falliscono una conversione di quarto down e lasciano il possesso ai Vikings nei pressi della linea di midfield. Holmes coglie l’occasione e, arrivato sulle 40 di Wroclaw, serve due completi da 10 e da 9 yard per Tourè per poi chiudere con un TD pass di 21 yard per Reece Horn.

Il terzo quarto é la fase più spettacolare della partita. Sul kick-off dei Vikings Devan Burrell fa un ritorno capolavoro in end zone per 90 yard. I Vikings rispondono con un FG di Tasic da 28 yard per il 24-13, poi, dopo un three & out di Wroclaw, vanno ancora a segno con uno spettacolare passaggio di Holmes per Tourè che va in end zone per un TD da 46 yard. I Panthers però non si arrendono e rispondono con un pass di Uribe di 41 yard per Adams, seguito da un TD pass di 14 yard per Adrià Botella Moreno per il 31-19. Si entra nel quarto periodo e i Panthers vanno ancora a segno con una ricezione in end zone ancora di Botella Moreno per il 31-25 che potrebbe riaprire la partita, ma nel drive successivo i Vikings ristabiliscono le distanze con una corsa di due yard di Pajarinen che chiude il conto sul 37-25. 

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Milano Seamen – Fehèrvàr Enthroners 19-14

I Seamen vincono, con merito ma non senza soffrire, contro gli Enthroners. Ancora una buona partita della difesa, che ha annullato il gioco di corsa dei magiari e finalmente un gioco di corsa efficace grazie a Jock Crawford e Zach Bronkhorst. L’analisi dettagliata della partita la trovate qui.

Madrid Bravos – Rhein Fire 15-40

I Fire ottengono la rivincita della sconfitta di tre settimane fa con una prova di forza che ridimensiona i madrileni.

Rispetto alle ultime partite, oltre al solito Glenn Toonga, il cui contributo é stato di 184 yard, i renani hanno ritrovato anche il gioco aereo con un buon 16 su 24 per una media di 6,58 yard/att. La difesa dei Fire ha poi annullato il gioco aereo dei madrileni, solo 91 yard guadagnate alla media di 3,37 yard/att, il cui attacco é gravato tutto sulle solide spalle del buon Wayne Obi con le sue 100 yard ottenute con 15 corse.

La partita inizia senza troppi sussulti, con gli attacchi ben controllati dalle difese, poi, all’inizio del secondo quarto, i Fire cambiano marcia e realizzano tre touchdown nei primi tre drive. Il primo arriva da un run di 21 yard di Glenn Toonga a compimento di una serie di azioni interpretate tutte dal runner britannico che guadagna 70 yard con otto corse. La replica dei tori madrileni si esaurisce in un punt e i granata vanno ancora in meta con un passaggio di 18 yard di Jadrian Clark per Sergey Kendus. Il terzo TD dei campioni arriva subito dopo aver riconquistato il possesso in seguito a un intercetto del DT Remy Feltes che riporta fino alle 7 dei Bravos. Dopo una ricezione di Harlan Kwofie sulla linea delle due yard é il solito Toonga a varcare la goal line per il 20-0 che chiude il primo tempo.

Il primo possesso del secondo tempo é degli spagnoli che, dopo essere avanzati per 50 yard fino alla red zone avversaria, falliscono la conversione di un quarto tentativo e restituiscono l’ovale ai Fire.  Il drive parte dalle 20 di Dusseldorf che, a suon di corse di Toonga e Kendus e con due gran passaggi, uno di 45 yard per Kwofie e uno di 21 per il rientrante McKnight, arrivano a un passo dalla goal line, passo che fa subito dopo Toonga per il 27-0. A questo punto la partita é virtualmente finita ma nel successivo drive i Fire partono a ridosso della propria endzone e Clark, per evitare il sack, lancia un intentional grounding dall’interno della propria endzone, punito con un safety che dà i primi due punti ai madrileni. Nel successivo possesso Bravos, Steven Duncan viene sackato due volte, i Bravos devono ricorrere al punt che però viene bloccato e riportato in touchdown per il 34-2.

Siamo all’inizio del quarto periodo e finalmente i Bravos riescono a chiudere un drive con un touchdown del TE Raul Cernudo che riceve un passaggio di Duncan in endzone. Ormai tutti i tatticismi sono saltati e Dusseldorf passa ancora con un TD pass di Clark per Kwofie per 9 yard che porta il punteggio sul 40-9, ma subito dopo anche gli spagnoli vanno in touchdown con una corsa breve di Edoardo Molina per il 40-15 finale.

Stuttgart Surge – Helvetic Mercenaries 50-7

Troppo forti i Surge per i volenterosi Mercenaries che non riescono ad arginare la spinta offensiva degli svevi che hanno conquistato in totale 445 yard di cui 385 su passaggio.

Gli svizzeri hanno provato a replicare con un discreto gioco aereo che ha prodotto 202 yard, ma non sono quasi mai riusciti a tradurre in punti il territorio conquistato. Il loro gioco a terra é stato azzerato dalla difesa dei Surge che ha spesso fatto irruzione nel backfield provocando pesanti perdite di terreno: ben 11 tackle for loss per 63 yard di perdite inflitte. In realtà anche la difesa dei Mercenaries ha fatto una buona partita contro le corse, subendo concedendo soltanto 60 yard ai runners di Stoccarda, ma nulla ha potuto contro i passaggi di Ryan Hennessey , 19 su 26 per 272 yard e del suo backup Lars Heidrichche , a sua volta, ha fatto un buon 6 su 10 per 113 yard nel finale di partita. In una partita giocata tutta ad alta quota si sono distinti, dall’una e dall’altra parte, i ricevitori: il solito Luis Geyer per Stoccarda con 162 yard, ma anche Anthony Brown e Milan Spiller tra i Mercenaries con 129 e 103 yard rispettivamente.

Al primo possesso i Surge vanno in endzone con una corsa breve di Kai Hunter al termine di un drive. Dopo il turno offensivo senza esito degli svizzeri, i gialloblu segnano ancora con un passaggio di 30 yard di Ryan Hennessey per Luis Geyer. Questa volta i Mercenaries riescono a gestire un buon drive e a sorprendere la difesa di Stuttgart con un bel passaggio di 26 yard di Carlton Aiken per Anthony Brown. Il 13-7 resta invariato fino a metà del secondo quarto perché la difesa degli elvetici riesce, seppure a fatica, a contenere l’offense sveva, ma poi deve capitolare su un TD pass di 3 yard ricevuto da Florian Lengauer a completamento di un buon drive in cui é ancora protagonista Luis Geyer.

I Mercenaries impostano un buon drive partendo dalla linea di midfield dopo un bel ritorno di kick-off di Nazir Straeter, ma Aiken si fa intercettare dal LB Luis Bach che riporta l’intercetto in endzone per un pick-six che porta il punteggio sul 27-7. Sul finire del secondo quarto Stuttgart va ancora in endzone con un passaggio di 10 yard per Damon Hazelton.

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Per buona parte del terzo quarto i Mercenaries riescono a contenere l’attacco svevo, ma non riescono, quando sono in fase offensiva, a produrre granché e nella seconda parte del quarto, dopo un intercetto, i Surge vanno ancora in touchdown con una ricezione in endzone di Leander Winter di un passaggio da 35 yard. Nell’ultimo periodo arriva un altro touchdown spettacolare dei Surge grazie ad un passaggio di Lars Heidrich dalle proprie 27 yard che Nico Wiedmann riceve sulle 30 degli svizzeri per correre oltre la goal line. La partita si chiude con un FG di per il 50-7 finale

Paris Musketeers – Cologne Centurions 60-25

Partita dai due volti a Parigi, con un primo tempo equilibrato che ha visto un bel testa a testa tra le due squadre, e un secondo tempo in cui una squadra, i Musketeers, ha preso il sopravvento e l’altra é pressoché sparita dalla scena.

La trasformazione vista nel terzo periodo, il quarto non fa testo essendosi trattato di puro e semplice “garbage time”, non si sa se attribuirla ad una prestazione super dei padroni di casa o a un crollo fisico-tecnico-emotivo dei tedeschi, ridotti al ruolo di sparring partner. La risposta più probabile sta nell’eccezionale terzo quarto del QB dei parigini e del suo manipolo di ricevitori, che ha finito per annichilire il morale, e di conseguenza il fisico dei tedeschi. Il quarto periodo, con i Musketeers avanti di 21 punti, é stato solo un prolungamento dell’agonia dei renani sui quali i francesi hanno maramaldeggiato. La vittoria dei Musketeers, beninteso, non fa una grinza: hanno vinto meritatamente perché hanno giocato meglio, ma il punteggio finale non rispecchia la reale differenza tra le due compagini.

Allora conviene raccontare come sono andate le due partite.

Il primo turno d’attacco é dei Renani che, sotto la pressione della difesa francese, sono costretti presto al punt dalle proprie 18 yard. E qui succede che il calcio di Jens Appelt venga fermato dallo special team parigino dopo sole 8 yard sulla linea delle 26. Zach Edwards accetta il grazioso omaggio e serve un passaggio da TD di 24 yard a Renè Rebellin. Dupont trasforma il calcio addizionale: 7-0. Il successivo drive dei tedeschi vede Gerald Ameln ricevere un gran passaggio di Isaiah Weed per 41 yard, ma lo stesso Ameln commette un fumble forzato da Amir Kilani e ricoverato da Chandler Jones. I Musketeers stavolta non traggono vantaggi e calciano un punt, emulati subito dopo dai tedeschi. La palla torna ad Edwards che si fa subito intercettare da Bijon Harris che ritorna l’intercetto in touchdown. Punto addizionale mancato e 7-6. Stavolta sono i francesi ad accusare il colpo e a ricorrere al punt dopo aver perso 11 yard, e i Centurions, partendo dalle 45 dei moschettieri, tra passaggi di Weed e corse di Ameln, arrivano a una yard dalla goal line; l’ultimo passo lo fa Weed con una QB sneak.

Il possesso seguente si sviluppa tra primo e secondo quarto quasi tutto sulle corse, ma si conclude con un TD pass di 7 yard di Edwards per Florian Larose. Ora l’inerzia é di nuovo a favore dei padroni di casa che, dopo aver fermato l’avanzata dei renani, vanno di nuovo in meta con una corsa di 4 yard di Chris Voumbo. Di notevole in questa fase tre passaggi di Edwards, il primo di 47 yard per Hugo Tekedam, il secondo per Austin Mitchell per 14 yard e il terzo di 10 yard per Larose. Un’anteprima di quello che succederà nel terzo quarto. Weed e compagni però sono ancora vivi e vitali e rispondono a tono in chiusura del primo tempo con un bel passaggio da 22 yard di Weed per Carlos Hill. 20-19 e si va alla pausa.

Qui comincia l’altra partita, completamente diversa, caratterizzata dal dominio di Edwards e della sua gang di ricevitori che non sbagliano nulla. Nel giro di dieci minuti arrivano: il TD di Dauson Dales che riceve un passaggio di 51 yard, un secondo TD per una corsa di 5 yard di Jordan Genmark preceduta da due big plays di Edwards, il primo per Bertellin di 22 yard, il secondo di 45 yard per Mitchell e il terzo con una corsa di 20 yard di Edwards a conclusione di un drive tutto terrestre per complessive 60 yard. Il parziale di 21-0 porta il punteggio sul 40-19 e mette virtualmente fine alla partita.

Nel quarto periodo, dopo una reazione dei Centurions che vanno a segno ancora con un pass di Weed per Hill, i Musketeers infieriscono sugli avversari ormai già virtualmente sotto le docce, segnando ancora tre volte con Tekedam che riceve un passaggio di 65 yard, poi con una corsa indisturbata di Jason Aguemon per 79 yard e infine con una corsa di Jordi Adjetey che raccoglie un fumble a metà campo e lo riporta in endzone.

Prague Lions – Berlin Thunder 7-34

I Thunder vincono nel rispetto del pronostico contro la compagine ceca che, priva del quarterback americano Kare Lyles, ha rinunciato completamente al gioco aereo. Un solo tentativo di passaggio incompleto effettuato da Travier Field-Jackson e quindi zero yard guadagnate. I Lions hanno quindi giocato solo sulle corse dove hanno guadagnato 132 yard in 49 tentativi, che diventano 53 in 48 attempt se si esclude la corsa di 79 yard del touchdown di Field-Jackson. Si é trattato quindi di un monologo dei tedeschi cui la difesa praghese ha cercato di opporsi con risultati tutto sommato accettabili dal momento che le 436 yard dell’attacco berlinese hanno prodotto “solo” 5 TD.

I Thunder vanno subito in touchdown con Robin Wilzeck che riceve da Jakeb Sullivan e corre in endzone per un TD da 35 yard. Poi la difesa Lions riesce per tutto il primo quarto a contenere l’offense berlinese, ma l’attacco non riesce quasi mai a superare la linea di midfield. Il secondo TD dei Thunder arriva intorno alla metà del secondo quarto al termine di un lungo drive che Jakeb Sullivan chiude con un TD pass di 20 yard per Aaron Jackson. Segue un buon drive dell’offense ceca che, dopo essere stata arretrata fin quasi alla propria goal line, riesce a suon di corse ad arrivare sulla linea di midfield, ma poi deve calciare un punt. I Thunder rispondono con un big play di Sullivan che serve un passaggio lungo per Aaron Jackson che riceve e corre oltre la goal line avversaria per un TD pass da 79 yard.

Sul 20-0 si entra nel terzo quarto e, dopo un punt dei Lions, l’offense di Berlino colpisce ancora con un passaggio vincente di 22 yard per Wilzeck. I Thunder continuano a spingere ma il secondario di difesa praghese riesce a spezzare due buoni passaggi nei pressi della propria goal line e poco dopo, sul finire del quarto, l’offense Lions si toglie la soddisfazione di andare a segnare con una corsa si Travier Field-Jackson che riceve l’hand-off sulle proprie 22 yard e corre lungo la sideline destra per 78 yard come un centometrista. L’ultimo periodo vede ancora i berlinesi a lungo all’attacco e la difesa dei Lions a resistere sulle barricate, finché Sullivan non riesce, con un passaggio sulla linea delle 4 yard, ad imbeccare Jackson che riceve e corre in end zone.

Frankfurt Galaxy – Hamburg Sea Devils 24-18

I Galaxy dominano per tutto il primo tempo scavando un solco di 14 punti senza permettere agli amburghesi di andare oltre un field goal. Poi, tirano i remi in barca con troppa fretta e si espongono al tentativo di come-back dei rossoblu anseatici.

La superiorità dei Galaxy si evidenzia nel confronto tra le yard guadagnate, 479 contro 230 e dal numero di primi down conquistati, 23 contro 14, ma il calo di concentrazione del secondo tempo rappresenta un segnale poco rassicurante in vista di avversari più impegnativi. Gli attacchi di entrambe le squadre hanno giocato mantenendo un mix equilibrato tra corse e passaggi. Frankfurt ha corso con una media di 5,75 yard/carry e passato per 9,57 yard/att, dati molto buoni che si devono a Sandro Platzgummer, 119 yard su 19 portate, e al WR Markell Castle che con 7 catches ha messo a referto 175 yard. Tra gli amburghesi spicca la prova del QB Javarian Smith che é stato il miglior ball carrier dei suoi con 65 yard in 10 attempt. Tra i ricevitori il solito Jarvis McClam con 96 yard in 8 ricezioni. Una menzione particolare merita la difesa dei Sea Devils che ha impedito un passivo che poteva essere imbarazzante e, soprattutto, ha propiziato i due touchdown del finale di partita.

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La cronaca vede la buona partenza dei Galaxy che, guidati da Luke Zahradka, vanno in touchdown con una ricezione di Normen Scumm a compimento di un drive equilibrato di corse e passaggi. Fino al secondo quarto succede ben poco, vista l’incapacità degli amburghesi di muovere la catena ma anche la buona prestazione della loro difesa che riesce ad arginare l’offense assiana fino a quando Ryan Rimmler non mette a segno un field goal da 35 yard. Il successivo turno d’attacco di Frankfurt é coronato dal successo per un altro TD oass di Zahradka, ancora per Normen Schumm per il 17-0. Con l’ultimo possesso del secondo quarto i Sea Devils riescono finalmente a segnare i primi punti con un calcio di Eric Schlomm da 32 yard.

Nel terzo periodo i Galaxy si mettono, forse troppo presto, in modalità controllo, ma gli amburghesi confermano le difficoltà già manifestate nell’avanzare e la frazione si chiude senza segnature dall’una e dall’altra parte. A cavallo tra terzo e quarto periodo si sviluppa un buon drive dei Galazy, o più precisamente di Sandro Platzgummer che corre quattro volte per 41 yard e chiude con un TD run di tre yard. Stabilito il vantaggio di 21 punti, Frankfurt ricomincia a mettere la palla in aria ma Zahradka, dopo aver completato un passaggio da 42 yard per Castle, si fa intercettare un tentativo di passaggio dallo SS americane Lee Pitts che riporta l’intercetto in touchdown per 91 yard per il 10-24. Tornato in possesso, Zahradka completa un altro passaggio da 24 yard per Castle ma subito dopo viene intercettato di nuovo dal LB Sebastian Kataroshi. I Sea Devils cominciano a crederci e Javarian Smith imbastisce un drive che a suon di passaggi per McClam e corse di Lucas Harting, arriva fino al TD run di 2 yard di Harting che dopo la trasformazione da due punti, porta al 18-24.

A questo punto, manca poco più di un minuto, Amburgo tenta la carta dell’onside kick, che viene ricoverato da Frankfurt mettendo fine alla partita.

Foto di copertina ELF – SCHRICK

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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