Detroit per i numeri, Tampa per il risultato (Tampa Bay Buccaneers vs Detroit Lions 20-16)

In week 2 i Lions ospitavano i Buccaneers con entrambe le squadre reduci da successi nella prima giornata; Tampa oltre a Kancey (DL già assente nell’esordio contro Washington) doveva fare a meno dei DB Winfield e Hayes e del OT Goedeke con il CB McCollum recuperato da una concussion, mentre i padroni di casa lamentavano le indisponibilità di Melifonwu (S) Davenport (DE) e Rakestraw (CB). Il match vedeva contrapposte due formazioni con aspirazioni di playoff e proprio per questo poteva rappresentare già un valido test per entrambe le franchigie della NFC.

I Buccaneers aprono le danze in attacco e, grazie ad una interferenza difensiva su Palmer, arrivano a ridosso della end zone avversaria, ma un sack di Hutchinson su Mayfield (il primo di una lunga serie in giornata) costringe il team della Florida ad accontentarsi di un FG, trasformato dal sempre preciso McLaughlin (3-0). Il primo drive di Detroit è subito concluso da McCollum che intercetta un profondo lancio di Goff inteso per il suo WR Williams. Hutchinson mette a segno il suo secondo sack e, nonostante un grande guadagno di Godwin (altro protagonista di giornata) deve rientrare in campo McLaughlin che, dalle 55 yard, mette a segno il calcio del provvisorio 6-0. Nel drive successivo la squadra di coach Campbell, grazie ad un lungo lancio di Goff per Williams e ad una penalità di Diaby sullo stesso Goff, entra in red zone da dove Bates segna il FG del 6-3. Hutchinson con il suo terzo sack mette fine al possesso dei Bucs e i Lions, tra fine primo e inizio secondo quarto costruiscono un lungo drive, con le giocate di St. Brown e Gibbs, e pareggiano i conti: 6-6 con Bates che centra i pali. Sull’asse Mayfield-Godwin (3 ricezioni per 69 yards) Tampa segna il primo touchdown con il ricevitore veterano che riceve un lancio a medio raggio ed entra in end zone dopo un guadagno complessivo di 41 yard per il 13-6. Dopo uno sterile possesso di Detroit che si conclude con un punt è Mayfield che subisce un intercetto ad opera di Branch che rida la palla ai padroni di casa quando mancano meno di 2 minuti all’halftime. Goff porta i suoi dentro le 10 yard avversarie ma una banale penalità (troppi giocatori in campo) vanifica lo sforzo dei Lions e il cronometro si azzera.

Il primo possesso della ripresa è sempre dei Lions che accorciano il divario con un altro FG di Bates per il 13-9. I Buccaneers sembrano aver perso efficacia e lucidità in attacco per effetto dell’asfissiante pass rush di Detroit con Hutchinson che mette a segno un altro sack. L’attacco guidato da Goff dimostra di essere più efficace e con molte armi a propria disposizione, con i WR St. Brown e  Williams, il TE LaPorta e i RB Gibbs e Montgomery; proprio quest’ultimo, a conclusione di un drive ben architettato e con un giusto mix di corse e lanci, segna il touchdown del sorpasso: 13-16. Ma il team di Bowles, guidato da un mai domo Mayfield non sembra mollare: prima il QB pesca McMillan per un consistente guadagno poi è protagonista di 2 corse personali, l’ultima delle quali per il touchdown del contro sorpasso: 20-16 con il terzo quarto che si conclude.

Pubblicità

L’ultima frazione di gioco vede i padroni di casa proiettati verso una segnatura che vorrebbe dire vittoria e gli ospiti che, nonostante una difesa acciaccata (anche il forte DT Vea è costretto a lasciare il campo), forniscono una prestazione difensiva solida anche se a tratti quasi disperata. Goff viene intercettato per la seconda volta, con i suoi in ottima posizione di campo mentre l’attacco di Tampa sembra girare a vuoto contro l’enorme pressione difensiva di Detroit. Quando manca un minuto al termine Goff non riesce a trasformare un quarto down sulle 11 yard avversarie e questo sembra scrivere la parola fine al match, ma i Buccaneers non riescono a muovere l’ovale e devono ridare presto il possesso ai Lions che con 33 secondi mancanti hanno ancora delle chance, ma un altro quarto down non trasformato mette fine alla contesa dando la vittoria ai Buccaneers, nonostante tutti i numeri siano nettamente a favore della squadra del Michigan.

A Detroit è mancato solo il risultato, dominando nelle statistiche individuali e di squadra. Goff (34/55, 307 ma 0 TD e 2 intercetti) ha guidato un attacco che nel complesso ha guadagnato ben 463 yard con 26 first down; l’unico appunto verso il QB dei Lions è forse non aver avuto la freddezza e la decisione necessarie nei momenti topici del match. Il miglior bersaglio di Goff è stato St. Brown (11 ricezioni per 119 yard) che nell’esordio contro i Rams è stato molto in ombra con Williams (79 yard con 5 ricezioni) valida “spalla”; si nota però che le ricezioni del duo (16) sono praticamente la metà dei lanci a loro indirizzati (30) e la responsabilità di questo aspetto negativo è da dividersi tra ricevitori e QB. Gibbs è stato il miglior runner (13 portate per 84 yard) a cui ha aggiunto 7 ricezioni per 22 yard, mentre Montgomery (35 yard in 11 portate e altre 35 in 4 ricezioni) è stato l’autore dell’unico touchdown dei suoi. Passando alla difesa spicca la prestazione di Hutchinson con 4.5 sack, 5 tackle, 4 TFL, 5 QH e 1 fumble provocato, praticamente da solo ha fatto reparto nella pass rush su Mayfield. Da segnalare anche Branch con 1 intercetto, 6 tackle e 2 difese sui passaggi. Il reparto difensivo ha contenuto l’attacco avversario a poco più di 200 yard totali, solo 70 su corsa (metà delle quali di Mayfield su giochi rotti).

Tampa ha fatto molta fatica a muovere il pallone e conquistare terreno e primi down: solo 216 yard guadagnate (di cui solo 70 su terreno) 14 primi down e una statistica orribile sui terzi down: 2 su 10!! Mayfield è stato un trascinatore: 12/19 per 185 yard, 1 TD e 1 intercetto a fronte di 5 sack subiti che dimostrano la non facile giornata vissuta dal QB dietro una linea che è parsa molto in difficolta, complice anche l’assenza dell’OT Goedeke. Numerosi sono stati i giochi rotti dalla pass rush avversaria, con Mayfield che diverse volte ha dovuto improvvisare e correre per salvarsi, il che è provato dal fatto che è stato il miglior “runner” dei suoi con 34 yard e 1 TD in 5 corse. Nel reparto ricevitori giornata di grazia per Godwin (7 ricezioni per 117 yard e 1 TD) con Evans in ombra (3 palloni ricevuti su 6 target per 42 yard) e McMillan autore di 1 sola ricezione per 21 yard. Irving e White hanno totalizzato la miseria di 40 yard in 17 portate e questi numeri sono preoccupanti, i Buccaneers devono trovare al più presto il modo di muovere il pallone anche sul terreno per togliere troppa pressione dalle spalle di Mayfield. La difesa ha creato pochissima pressione (ZERO sack) su Goff e questo ha creato problemi anche nel backfield. Whitehead è stato il migliore nei tackle (11 totali e 1 TFL) con Dean e Dennis a quota 10; sicuramente le assenze per infortunio non giovano alla prestazione complessiva, ma sono ancora troppi i placcaggi sbagliati e ci sarà molto lavoro da fare per i coach difensivi.

I Lions (1-1) nella prossima giornata voleranno in Arizona per giocare contro i Cardinals (1-1) che dopo la sconfitta contro i Bills hanno surclassato i Los Angeles Rams (41-10) dimostrando una solidità offensiva (quasi 500 yard totali di cui 231 di corsa!) contro uno dei team favoriti per i playoff. La difesa dovrà dimostrare di poter contenere il gioco di corsa di Arizona, oltre a mettere sotto pressione Murray con Hutchinson & Co. mentre l’attacco dovrà gestire più efficacemente i possessi e il potenziale a disposizione per meglio capitalizzare le statistiche. Detroit nella NFC North deve guardarsi da Minnesota (2-0) che ha sorprendentemente battuto San Francisco.

I Buccaneers ospiteranno i Denver Broncos (0-2) che hanno perso di misura a Pittsburgh e che sono guidati dal QB rookie Bo Nix. Tampa (2-0) non deve pensare ad un match agevole, anche se sarà tra le mura amiche del Raymond James Stadium. La prima preoccupazione dello staff guidato da Bowles deve essere recuperare più infortunati possibili, soprattutto in difesa. Anche il gioco offensivo deve diventare più equilibrato e meno monodimensionale sui lanci, visto che la linea d’attacco non può contare su giocatori di primo livello (ad eccezione di Wirfs e del rookie Barton). Nella NFC South è già testa a testa con gli eterni rivali di New Orleans (2-0) che hanno, a sorpresa, battuto i Cowboys in trasferta. Anche se la NFL ha appena iniziato la sua stagione i motivi d’interesse, come sempre, sono tanti, Lions e Buccaneers vogliono essere protagoniste all’altezza delle attese nella NFC.

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Roberto Abelli

Tifoso Bucs dal 1984 Ex giocatore ed ora coach Appassionato di football NFL e NCAA

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.