Samba do Brasil! (Philadelphia Eagles vs Green Bay Packers 34-29)

Nella notte italiana tra venerdì e sabato si è giocato un match storico per l’NFL. Si è in fatti disputata la prima partita di regular season in Sud America, precisamente in Brasile, la patria del football bailado, quello che si gioca con i piedi, in una Neo Quimica Arena di Sao Paulo rimessa a nuovo e letteralmente trasformata in un (quasi) perfetto stadio da football americano. In questa location, dove il Corinthians è solito regalare emozioni ai suoi tifosi, Packers ed Eagles non sono stati da meno, mettendo in scena una battaglia durata quattro quarti fatta di continui botta e risposta, giocate spettacolari, qualche errore di troppo e che alla fine ha visto Philadelphia uscire dal campo con una vittoria che mi sento di definire pesante. 

Andiamo ora ad analizzare la partita ed a commentare, brevemente, i primi segnali dati da entrambe le franchigie. 

Primo quarto – Incubi a Philadelphia

Primo drive di Green Bay ben condotto da Jordan Love che spinge sul gioco aereo scaldando le mani di Romeo Doubs, mentre la secondaria Eagles mette in luce qualche punto debole, un Quinyon Mitchell in palla ed un manto erboso su cui non sarà semplice mantenere l’equilibrio. 

Nel drive successivo inizia la serata da incubo di Hurts che nel giro di due possessi prende un intercetto su un tracciante centrale da parte dell’ottimo Xavier McKinney, safety di Green Bay, e si vede arrivare sul petto uno snap precipitoso da parte di Cam Jurgens con conseguente fumble ricoperto dai Packers. Il primo quarto si conclude 6-0 per la franchigia del Wisconsin, in virtù di due field goal trasformati da Naverson ed in virtù della buona redzone defense che Fangio riesce a contrapporre agli attacchi di Love.

 

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Secondo quarto – The Barkley&Reed Show

Un primo quarto che avrebbe potuto togliere ogni certezza ad Hurts e compagni e spianare la strada a dei Packers nettamente più in palla, ma in apertura di secondo quarto ci pensa il nuovo arrivato Saquon Barkley a ridare entusiasmo realizzando un Touch Down non su corsa, come ci si sarebbe aspettati, bensì ricevendo un ottimo passaggio di Hurts direttamente in end zone. La risposta di Green Bay non si fa attendere, inizia a spingere sulle corse mettendo in grande difficoltà la difesa di Phila che capitola successivamente su una corsa dell’elettrico WR Jayden Reed, il quale replicando quasi il TD del collega Xavier Worthy nel season opener dei Chiefs, taglia in due le linee avversarie e riporta Green Bay avanti. Non è finita qui, il duello a distanza tra Barkley e Reed si protrae fino alla fine del primo tempo con un altro TD a testa, prima Saquon su bella corsa centrale e poi nuovamente Reed che riceve da Love indisturbato, con un CJ Gardner Johnson ancora in ritardo, portando la gara sul 19-14. Il primo tempo si conclude 19-17 con un field goal di Elliot. 

Terzo quarto – Love c’è, Blankenship anche

Nel terzo quarto gli Eagles si portano avanti con un TD di AJ Brown che completa un’ottima traccia ricevendo da Hurts e taglia il campo portandosi dietro la secondaria di Green Bay. Love non ha alcuna intenzione di cedere il passo e continua a gestire l’attacco con grande calma e discreta sicurezza, dopo qualche difficoltà a sviluppare le corse di Jacobs, Love trova Watson in endzone e riporta Green Bay sopra nel punteggio, sul 26 a 24. Qui forse la giocata che decide la partita, dopo un turnover di Hurts, Love si fa intercettare dalla safety Reed Blankenship e sull’attacco successivo un’altra prepotente corsa centrale di Barkley porta gli Eagles sul 31-26, oltre a mettere a referto il terzo TD personale, impatto discreto – si fa per dire – al suo esordio con la nuova squadra. 

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Quarto quarto – Lo Showdown

Terzo quarto chiuso con ennesima corsa di Barkley, possesso fondamentale per gli Eagles per mettere la partita in ghiaccio, ma dopo un buon drive Hurts si rende autore di alcune scelte molto discutibili in redzone che culminano con il secondo intercetto della serata, questa volta da parte di Jaire Alexander. Green Bay è più viva che mai, le corse di Jacobs sono ora letteralmente indifendibili per la difesa degli Eagles e Jayden Reed continua la sua serata stellare correndo routes elettrizzanti e ricevendo un bel tracciante di Love. La difesa di Fangio riesce a ricompattarsi e tra penalità ed una buona organizzazione riesce a limitare i Packers all’ennesimo field gol trasformato, che li porta 29-31, sotto di due soli punti. Philly inizia a lavorare sul cronometro, riuscendo ad estendere l’ultimo drive, non senza la complicità dei Packers che con due flag molto ingenue ed evitabili regalano down fondamentali agli Eagles. Questi ultimi, ad una yard dal TD della vittoria optano per il caro vecchio Brotherly Shove, ma non c’è più Kelce e non è decisamente la serata del QB di Philadelphia, che fa un altro Fumble sanguinoso, ricoperto proprio da Barkley, anche per questo MVP della serata. Un field goal di Elliot porta gli Eagles sul 34-29 a 40 secondi dalla fine. Nel drive della speranza un ottimo Jordan Love riesce trovare ancora Reed wide open e tiene viva Green Bay, le cui speranze però si esauriscono nel drive successivo, quando, su pressione congiunta di Carter e Sweat, Love viene limitato e rimane a terra, terminando anzitempo la sua partita. 

Commento

Immagino che il Commissioner Roger Goodell sia tornato a casa felice, al netto delle polemiche che hanno accompagnato questo viaggio oltre confine, l’NFL ha messo in piedi uno spettacolo ben riuscito e le due squadre non sono state avare nel regalare emozioni ai tifosi Brasiliani. 

Parliamo dei Green Bay Packers: squadra che continua a trasmettere le sensazioni più che positive lasciate la scorsa stagione, dove Love al secondo anno da starter dimostra padronanza e crescente lucidità nelle scelte, inutile parlare del reparto WR che gira ancora su rookie contract ma produce da veterano. E’ mancata concretezza in red zone e la difesa non è riuscita spesso a bucare la tasca avversaria, ma in questo momento il pensiero dei tifosi del Wisconsin è tutto per le condizioni di Jordan Love. Le prime informazioni parlano di una distorsione del legamento del ginocchio, il quarterback dovrà saltare diverse partite prima di tornare a guidare il proprio attacco.

Passando agli Eagles, una vittoria, come ho scritto inizialmente, pesante. Pesante perché segue il meltdown senza precedenti della scorsa stagione e che serviva come non mai a dare spinta e fiducia ad un ambiente ed uno spogliatoio in cui le certezze sono tutte da ricostruire. Male Hurts, benissimo Barkley e Smith, difesa a due facce: la secondaria vede un ottimo Mitchell, ma lascia tanti dubbi sul reparto safety, grandi difficoltà a contrastare le corse di Green Bay, ma anche grande solidità quando si è trattato di difendere la goal line. 

Come detto, la cosa più importante per gli Eagles è di gran lunga il risultato, per il resto se vogliono coltivare ambizioni importanti c’è ancora molto su cui lavorare. 

A cura di Riccardo Spada

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