Il vecchio e il nuovo (Cleveland Browns vs Washington Commanders 13-34)

Mentre Cleveland soccombe sotto i colpi dei rinati Commanders, tra una lite in sideline (Watson con Stefanski per un quarto down da convertire senza doverlo giocare sempre alla mano) e un big play di McLaurin (112 yds pass per lui ed eterno escluso da fanta allenatori, causa QB finora sempre di basso spessore a WAS), vengo folgorato da una similitudine che magari riguarda solo la mia testa, frastornata dall’imbarazzante piega che sta prendendo week 5 Browns.

Jayden Daniels da LSU, fresco vincitore dell’HeismanTrophy, 192 cm per 95 kg, assomiglia al primo Deshaun Watson, 184 cm per 91 kg, che a Houston regalava giocate, lanci “deep” di una precisone assurda e come Daniels tra uno scramble e una spin rimaneva sempre in piedi per chiudere il down. Daniels è entrato in NFL come meglio non poteva sperare e fare. Dopo 5 week il numero 5 giallorosso ha statistiche da OROY, 1135 yard pass, 227 ypg, 101/131 completi (77.1%), 4 TD pass, 4 TD rush e ha sopportato ben 12 sack con 0 fumble all’attivo. Nel 2018 durante il secondo anno di Deshaun Watson ai Texans (il primo solo 7 gare) terminò con 4165 yds pass, 26 TD, 9 INT ed una percentuale del 68.3% di completi, oltre al gioco dimostrato e alle corse irresistibili per evitare un sack (quell’anno ne subì addirittura 62! Pazzesco).
Per chi ama il football americano Watson oggi fa male agli occhi e al cuore se ricordiamo il QB franchise il quale era, mentre Jayden è una forte ventata di aria fresca, solare e divertente, mentre lo si ammira in televisione attendendo che scappi dalla tasca per correre oppure lanciare. Solo nei sack ha vinto il “vecchio” QB di Cleveland, subendone 7 (salendo a ben 26 dopo 5 week), contro i soli 3 di Daniels. Di JOK, Smith e Reid i sack a referto per i Browns.

Della gara non c’è molto da dire, con i Commanders che già all’inizio del secondo tempo, sul punteggio di 3-24 erano in modalità “garbage time”. Al termine di una delle gare più brutte degli ultimi 4 anni dei Browns il risultato sarà di 13-34 ed un record di 1-4 che nessuno si sarebbe sentito di pronosticare. Il front seven aranciomarrone non placca, domenica i forti RB Commanders Ekeler McNichols e Robinson Jr hanno confezionato 144 yds rush e 3 TD rush. La secondaria (leggera per chili e muscoli) è ritornata dopo l’hype dello scorso anno a sbandare pericolosamente con letture che lasciano spesso i giocatori avversari in “wide open”. La linea ben pagata e con nomi importanti, tra tutti il 6 volte probowler Bitonio fa acqua da tutte le parti non creando corridoi per le corse (contro Washington saranno solo 104 le yds guadagnate) e lasciando spesso per terra il sempre più solo DW4. Per finire il forte parco WR composto da Cooper, Jeudy, Moore e Njoku ci fa assistere a drop sanguinosi che anche agli occhi dei meno esperti viene da esclamare: ma come fa a droppare un pallone così!

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Per la squadra della capitale, con all’attivo 13 TD rush grazie ad una linea molto solida e un gioco sviluppato dall’OC Kingsbury fatto su misura per il loro giovane rookie QB da crescere bene, ed ora su un magnifico quanto insperato 4-1, leader incontrastati della NFC East, anche il calendario sorride, infatti dopo il primo vero banco di prova di week 6 a Baltimore, per HC Dan Quinn arriverà un filotto di gare in casa da godersi e cercare di vincere, magari continuando a divertire come fatto finora. Saranno i Panthers, i Bears, i Giants (loro in NJ) e gli Steelers ancora in casa, le gare del prossimo mese dei Commanders, che dire… la ciliegina sulla torta di un autunno spettacolare a Washington. Per i Browns che domenica verosimilmente andranno 0-4 contro le franchigie di NFC east, giocando la terza gara fuori casa di fila a Philadelphia, il futuro inizia a misurarsi in pick al tanto atteso primo round del draft 2025 di Green Bay.

Domenica il vecchio e il nuovo si sono affrontati e mentre l’anziano, rialzandosi dall’ennesimo sack si portava sulle spalle tutto peso di anni bui lontano dl gridiron, dove una volta era un top 5 QB, il nuovo sempre sorridente e spregiudicato lanciava l’ennesimo “pass complete” regalando ai disillusi tifosi Commanders un anno finalmente meraviglioso.

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Giorgio Bianchini

Scrittore e podcaster NFL, voce e press Office Pirates 1984. Baciato dalla fortuna nel condividere la forte passione per il football americano con mio figlio Tommy, giovane WR.

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