Broncos, cavalli vincenti (Denver Broncos vs Tampa Bay Buccaneers 26-7)

I Buccaneers ospitavano i Broncos in week 3 con tutti i favori del pronostico, visto i record opposti (2-0 di Tampa contro 0-2 di Denver) e la vittoria, nella giornata precedente, della squadra della Florida sul difficilissimo campo di Detroit. La difesa dei padroni di casa lamentava ancora pesanti assenze per infortuni (DL Vea e Kancey e la safety Winfield oltre al OT Goedeke) mentre nella squadra di coach Payton assenti Vele (WR), Skinner (S) ed Uwazurike (DE). Denver era ancora guidata dal rookie Bo Nix, nonostante i limiti tecnici e caratteriali dimostrati nelle prime 2 gare, mentre sul versante opposto Mayfield è sempre più “padrone” dell’attacco guidato dal nuovo OC Coen.

La franchigia del Colorado parte in attacco e, complice una difesa più che “porosa”, con le ricezioni di Sutton e Reynolds e la corsa di Williams si avvicina rapidamente alla end zone avversaria che viene violata da Nix che sblocca il risultato: 7-0. Tampa esibisce un “3 and OUT” che segnala da subito le difficoltà in attacco che si ripeteranno per tutto il match. Nel successivo drive (dopo uno sterile possesso dei Broncos) Mayfield viene intercettato da Jones che riporta l’ovale in piena red zone. Nix, nel sack subito, perde il pallone ma una penalità vanifica il bel gioco della difesa; così McLaughlin riesce ad entrare in touchdown per il 14-0, davanti allo scioccato pubblico del Raymond James Stadium. Dopo un altro drive infruttuoso dei Buccaneers il secondo quarto viene aperto da una nuova segnatura di Denver con un calcio di Lutz (17-0). Tampa denota grosse difficoltà nel guadagnare yard e il nuovo possesso si esaurisce su un quarto down giocato alla mano a metà campo. La difesa di casa ha un sussulto d’orgoglio quando provoca e ricopre un fumble di Williams dando al proprio attacco una nuova chance; soprattutto grazie ad un consistente guadagno su corsa di Irving, Mayfield pesca finalmente Godwin per accorciare il divario nel punteggio: 17-7. Ma prima dell’halftime i Broncos arrotondano il punteggio con un altro calcio che fissa il 20-7 con cui le squadre vanno negli spogliatoi.

La partita non sembra cambiare anche nel secondo tempo, con Tampa che si deve liberare della palla con un punt (complice anche la crescente pressione su Mayfield) a cui fa seguito uno speculare drive di Denver. Ma la difesa ospite aumenta la pass rush sul QB avversario e rida il possesso al proprio attacco che, dopo un lungo drive, apre il quarto quarto con un altro FG: 23-7. Tampa cerca di rientrare in partita avvicinandosi alla red zone avversaria ma 2 sack ravvicinati (l’ultimo su un quarto down) mettono praticamente fine alle già esigue speranze della squadra di coach Bowles. Denver ha modo di allungare ancora con il quarto calcio di giornata per il 26-7. Con il match già deciso i Buccaneers vogliono comunque rendere meno pesante il punteggio e Mayfield, mai domo nonostante l’asfissiante pressione della difesa ospite, porta i suoi in piena red zone ma Otton, dopo aver ricevuto l’ovale commette un fumble che mette il definitivo sigillo alla sfida che i Broncos riescono a fare propria con pieno merito.

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Denver ha espugnato il campo di Tampa con un’ottima prestazione sia dell’attacco che della difesa. Bo Nix (25/36 per 216 yard, 0 TD 0 intercetti e 0 sack subiti) ha mostrato buone cose dopo le prime 2 partite deludenti tra i pro; il QB rookie ha aggiunto 9 corse per 47 yard e il TD che ha sbloccato il risultato. Sulle corse Williams (12 yard in 5 portate) è sembrato ancora in difficoltà mentre Badie, soprattutto grazie ad una corsa di 43 yard ha totalizzato 9 portate per 70 yard. Sutton (7 ricezioni per 68 yard) è stato il miglior ricevitore con Humprey (37 in 6 ricezioni) e Reynolds (2 ricezioni per 36 yard) a contribuire. Nel complesso l’offense ha guadagnato più di 350 yard senza turnover ne sack subiti. Dalla difesa arriva una prestazione solida, con ben 7 sack (!!) messi a segno, anche se per demerito di una linea d’attacco di Tampa inguardabile a cui si aggiunge 1 intercetto (Jones). Singleton è stato il miglior placcatore (10) con Tillman autore di 2 sack.

Tampa ha avuto una giornata pessima, sia in difesa che in attacco; Mayfield (25/33 per 163 yard, 1 TD e 1 intercetto con 7 sack subiti) ha dovuto subire per tutta la partita la pressione asfissiante del front seven dei Broncos; non è stato di aiuto il running game, soprattutto nella prima fase del match; Irving (9 corse per 70 yard) ha guadagnato terreno quando la sfida era ormai incanalata a favore di Denver e White (17 yard in 6 portate) è stato a dir poco sterile. Anche l’attacco aereo è stato penalizzato dal poco tempo che Mayfield ha avuto a disposizione per trovare i propri ricevitori: Godwin (6 ricezioni, 53 yard e 1 TD) ma soprattutto Evans (17 yard con 2 ricezioni) hanno vissuto una giornata povera di soddisfazioni; il miglior ricevitore è stato il TE Otton (7 ricezioni per 47 yard) anche se ha commesso il fumble che ha chiuso definitivamente la partita. La linea d’attacco è stato il reparto peggiore, con i 7 sack e le innumerevoli pressioni concesse e l’assenza di Goedeke non può essere una scusante! L’attacco ha conquistato poco più di 200 yard, la maggior parte delle quali arrivate a partita già decisa. La difesa non è stata capace di contenere l’attacco avversario (0 fumble, 0 intercetti e 0 sack) anche se ha avuto il merito di contenere il passivo, obbligando i Broncos a 4 FG invece di qualche altro TD che avrebbe reso il punteggio ancora più pesante. Le assenze si sono fatte sentire e i migliori placcatori sono DB (Dean con 13 e Izien con 8) a testimonianza degli ampi spazi che sono stati concessi.

I Broncos (1-2) per la prossima partita voleranno a New York, sponda Jets, per affrontare un team in crescita guidato dal veteranissimo Rodgers che ha dimostrato di poter giocare ad alti livelli; il team di coach Payton, dopo i primi 2 deludenti match ha mostrato dei notevoli miglioramenti sia in attacco che in difesa e potrà giocarsela ad armi pari contro la squadra della Grande Mela. I Buccaneers (2-1) hanno evidenziato una serie di problemi che nelle prime 2 partite non erano emersi o erano stati ben celati; l’attacco costruisce poco dietro una linea offensiva che dà pochissima protezione a Mayfield, ed è inutile avere un formidabile duo di ricevitori come Evans-Godwin se il QB non ha il tempo per lanciare. Irving sta dimostrando di poter dare un apporto più incisivo di White e Coen dovrà prenderne atto. La difesa, pur gravata dagli infortuni, deve trovare le risorse per meglio contenere gli opposti attacchi e provocare dei turnover. Contro gli Eagles, prossimi avversari, dovranno essere trovate delle soluzioni altrimenti la prestazione contro Denver potrebbe essere facilmente replicata. In week 4 si entra in una fase già decisiva per tutti team della NFL anche se il mese di settembre non è ancora terminato.

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Roberto Abelli

Tifoso Bucs dal 1984 Ex giocatore ed ora coach Appassionato di football NFL e NCAA

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