[NCAA] Week 11: la sconfitta di Boise State
La settimana che si è appena conclusa nel college football è stata una delle più drammatiche degli ultimi tempi, e non solo per ragioni sportive.
Infatti, giovedì scorso si è conclusa la carriera di uno dei più vincenti allenatori nella storia NCAA, in una maniera che nessuno avrebbe mai potuto immaginare, e che getta un’ombra su questo personaggio, fino all’altro giorno considerato uno modello di comportamento.
Avevamo accennato nell’articolo della scorsa settimana alle polemiche che stavano nascendo a Penn State a seguito dello scandalo scoppiato dopo che si è venuto a sapere che uno degli assistenti allenatori era stato accusato di molestie sessuali a danni di minorenni, e che i vertici dell’università non erano intervenuti, lasciando quest’uomo a piede libero.
I giorni successivi si sono rivelati drammatici, e, quando era chiaro che lo scandalo iniziava a coinvolgere anche Joe Paterno, si è iniziato a sentire varie indiscrezioni riguardanti la fine della sua carriera.
Inizialmente lo stesso Paterno aveva annunciato il suo ritiro a fine stagione, ma i vertici di Penn State, sempre più nella bufera, nelle ore successive raggiungevano la decisione di licenziare tutte le persone coinvolte in questo scandalo, compreso quindi lo stesso Joe Paterno.
Si chiude cosi la carriera di un uomo che ha fatto la storia di Penn State con oltre 60 anni di presenza sul campo e dell’intero panorama NCAA, saranno le autorità giudiziarie a decidere in merito a sue eventuali responsabilità in questa faccenda, non è nostro compito entrare nel merito delle accuse, ci limitiamo a registrare la fine della sua carriera, in una maniera, se vogliamo, ingloriosa.
Gli strascichi di questo avvenimento, non potevano che ripercuotersi sull’incontro clou di Big Ten tra Nebraska e Penn State, la televisione americana ESPN non si è limitata a seguire solo l’incontro, ma ha dedicato molto spazio a tutta la faccenda, compresa una camera fissa fuori dall’abitazione di Paterno, in attesa di non si sa bene cosa.
Emozionante il pre-partita, con le squadre che si sono ritrovate a metà campo per una preghiera in supporto alle vittime delle molestie, e dobbiamo affermare che è stato il momento più emozionante della giornata, visto che in campo Penn State non ha realizzato granchè, ed alla fine Nebraska porta a casa un upset inatteso che riapre i giochi all’interno della Big Ten.
Questo non sarà l’unico colpo di scena in giornata, infatti, mentre LSU, Alabama e Oklahoma State proseguivano senza particolari problemi il loro cammino, in Idaho si concludeva una delle più lunghe strisce vincenti del mondo sportivo americano.
In quello che era visto come una rivincita tra due famose squadre, sempre considerate al margine dei BCS Bowl, TCU si è presentata a Boise in versione dismessa, fuori dal ranking nazionale per la prima volta in molto tempo, in pochi li davano come seri avversari dei Broncos, ed invece gli Horned Frogs hanno realizzato un’impresa che non riusciva a nessuno da oltre 10 anni, ovvero sconfiggere Boise State in casa, sul famoso blue turf.
C’è da dire che i Broncos hanno commesso qualche errore di troppo, un paio di fumbles quando erano vicini a realizzare una segnatura, che è costato loro carissimo, specie nel finale quando uno di questi ha permesso a TCU di arrivare al TD del pareggio. O meglio, lo sarebbe stato se TCU avesse fatto una semplice trasformazione da uno, invece, a sorpresa, sono andati per i due punti, riuscendo a realizzare, e portandosi cosi in vantaggio di un punto.
Restava oltre un minuto ai Broncos, messi subito in una buona posizione di campo dal kickoff out of bound di TCU, ma, come l’anno scorso contro Nevada, arrivati al FG decisivo, non sono riusciti a trasformarlo, causando cosi, per il secondo anno consecutivo, non solo la fine del sogno di finale nazionale, ma anche quello di un BCS Bowl, a meno che riescano a restare nei Top 12 del BCS.
Inoltre, probabilmente non arriverà nemmeno il titolo della Mountain West, perchè TCU, nonostante le due sconfitte in stagione, è imbattuta all’interno della conference ed è la migliore candidata per la vittoria, che potrebbe anche essere l’ultima, visto che nel 2012 dovrebbero accasarsi in Big 12.
Ma le emozioni non erano ancora finite, nel big match serale si affrontavano gli Oregon Ducks e gli Stanford Cardinal, con questi ultimi favoriti, ma non troppo.
Ed è stato un altro clamoroso colpo di scena, la difesa di Stanford è rimasta in balia dell’attacco di Oregon per tutta la partita, nonostante i tentativi di Luck e compagni di recuperare in attacco, ad un certo punto è apparso chiaro a tutti che Stanford non era in grado di contenere Oregon, ed ha dovuto anch’essa alzare bandiera bianca e vedere interrotta una striscia vincente di 17 partite.
Non solo, questa sconfitta proietta i Ducks avanti nel ranking, ed in pole position per il prossimo Pac 12 Championship.
Cosa succede ora per il BCS? Il caos, ovviamente.
Al momento sono rimaste tre squadre imbattute, LSU, Oklahoma State e Houston, ma quest’ultima gioca in una conference minore e non ha nessuna possibilità di partecipare alla finale nazionale, benchè la sconfitta di Boise State potrebbe dare loro una chance come at-large candidate in un BCS Bowl.
Ma la parte più interessante riguarda ovviamente le prime squadre, al momento le prime due in classifica controllano il proprio destino, dovessero vincere le rimanenti partite di regular season e rimanere cosi imbattute, le rivedremo il 9 Gennaio a New Orleans per la finale nazionale.
Purtroppo per loro, non sarà una cosa facile, LSU gioca in SEC, ormai chiaramente la più difficile conference in NCAA, mentre Oklahoma State è attesa il 3 dicembre dal classico scontro finale contro i Sooners di Oklahoma.
Una sconfitta di queste due squadre rimescolerebbe sia il BCS che la situazione delle finali di conference, quindi al momento non resta che attendere gli eventi, sperando che la situazione non degeneri ulteriormente, per la sanità mentale degli appassionati.
Intanto, noi nel nostro piccolo, possiamo dare già un’occhiata alla prossima settimana, dove le prime del ranking non hanno impegni particolarmente difficili, sebbene non perderemmo d’occhio LSU impegnata in trasferta contro Ole Miss.
Per i consigli di visione, sicuramente da seguire l’evoluzione in Big Ten, per il titolo divisionale che darebbe accesso alla finale di Conference del 3 dicembre, in particolare modo, grande scontro alle 18 di sabato tra Nebraska e Michigan, ed alle 21.30 tra Penn State ed Ohio State. Nella sessione serale, è la Pac 12 a farla da padrona con USC contro Oregon e California contro Stanford.
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13 novembre 2011
1 LSU
2 Oklahoma State
3 Alabama
4 Oregon
5 Oklahoma
6 Arkansas
7 Clemson
8 Virginia Tech
9 Stanford
10 Boise State
11 Houston
12 South Carolina
13 Kansas State
14 Georgia
15 Michigan State
16 Nebraska
17 Wisconsin
18 Michigan
19 TCU
20 Southern Miss